Fotovoltaico in ambito industriale reso possibile da materiali ultraleggeri: il caso Corex

Fotovoltaico in ambito industriale reso possibile da materiali ultraleggeri: il caso Corex

17 settembre 2025

Non tutti i tetti industriali sono idonei a ospitare impianti fotovoltaici. Limiti di peso, ombreggiature e configurazioni complesse impongono spesso alle aziende la dipendenza dall’elettricità di rete, con costi elevati. Presso lo stabilimento Corex di Differdange, in Lussemburgo, ci si è trovati di fronte esattamente a questo problema: un tetto che non poteva sopportare oltre 5 kg/m² di carico aggiuntivo. Grazie al modulo ultraleggero Nebular di AIKO, l’azienda ha trasformato un vincolo tecnico in un traguardo di sostenibilità.

Corex, parte del gruppo internazionale VPK, produce anime, tubi e protezioni per bordi destinati a clienti in tutta Europa. Le sue linee produttive ad alto consumo energetico operano continuamente durante la giornata, rendendo l’elettricità un costo critico ma anche una leva strategica per la decarbonizzazione. In collaborazione con l’installatore partner Enerdeal, l’azienda ha deciso di trasformare il tetto, pur con vincoli strutturali, in un’importante risorsa di energia pulita.

La sfida è stata superata grazie ai moduli AIKO Nebular ABC N-Type con un peso di appena 4,3 kg/m². Integrati con un sistema di montaggio ultraleggero inferiore a 0,7 kg/m², hanno rispettato i vincoli strutturali del tetto, permettendo l’installazione di un impianto da 608 kWp, un risultato impossibile da ottenere con soluzioni convenzionali.

«Il vincolo di peso rappresentava un vero ostacolo. Grazie ai moduli AIKO ultraleggeri, siamo riusciti a sfruttare il tetto senza ricorrere a costosi interventi di rinforzo. Questo dimostra che il fotovoltaico è possibile anche quando le condizioni sembrano proibitive», afferma Filip Verboven, COO di Enerdeal by EDP.

Le prestazioni non sono mai state compromesse. Grazie alla maggiore efficienza dei moduli ABC, l’impianto ha raggiunto una capacità superiore del 15% rispetto ai moduli fotovoltaici incollati. Anche la dissipazione del calore si è dimostrata migliore: il sistema di montaggio con telaio ha lasciato un’intercapedine di ventilazione tra tetto e modulo, ottimizzando le prestazioni termiche (–0,26% vs –0,38%). Inoltre, grazie all’uso di fissaggi meccanici anziché adesivi, Enerdeal ha garantito l’integrità strutturale ed evitato i rischi di microfratture comuni nei sistemi a fissaggio adesivo.

«Il nostro cliente desiderava una soluzione coerente con la propria visione ambientale e che fosse anche in grado di garantire affidabilità a lungo termine. I moduli AIKO hanno soddisfatto entrambe le esigenze: aumento della produttività e una soluzione più sicura e stabile nel tempo», afferma François Neu, Country Manager Luxembourg di Enerdeal by EDP.

Grazie all’utilizzo dei moduli AIKO, Corex ha ottenuto risultati misurabili sia in termini di sostenibilità che di efficienza produttiva. Rispetto ai moduli fotovoltaici incollati, l’impianto garantisce:

  • Riduzione delle emissioni di CO₂ superiore del 15% (61.114 t vs 52.900 t)
  • Indice di autoconsumo aumentato del 18% (copertura dell’85% del fabbisogno annuo)
  • Produzione totale nel ciclo di vita superiore del 26% (13,6 GWh vs 10,7 GWh)

Ciò che rende il progetto davvero distintivo non sono solo i numeri, ma il messaggio che trasmette: anche i tetti con vincoli tecnici stringenti possono contribuire alla transizione energetica. Grazie a tecnologie evolute e solide partnership locali, gli ostacoli possono trasformarsi in opportunità. Per Corex, questo progetto dimostra che ogni metro quadro di spazio industriale ha potenziale per la decarbonizzazione e che iniziative di questo tipo, replicate in tutta Europa, avvicinano concretamente l’obiettivo di una società a zero emissioni di carbonio.

How a Lightweight Breakthrough Made Solar Possible for Corex’s Factory Rooftop